Ho sfiorato incidentalmente il tema della pedofilia nel clero cattolico ed ecco che la mia mailbox si e' riempita di mer...avigliati e addolorati commenti. Tra le tante cose che non capisco della rete e' la ragione per cui questa gente preferisca scrivermi in privato anziche' postare commenti in pubblico. Probabilmente se ne sentono autorizzati per il fatto che abbiamo avuto qualche scambio di opinione nei gruppi Usenet. Il fatto e' che scrivono scemenze, e forse ne sono consapevoli, e preferiscono non esibirle. Ma sono scemenze che rivelano molto di chi le scrive.
Il commentatore cretino, e vile, di questo blog solitamente e' maschio, a volte e' cattolico altre volte diciamo comunista. Il genere di comunista che ha sempre avuto un reddito superiore a quello degli operai, ma lui non lo sa perche' non ne mai incontrati. Molto spesso e' un ibrido di ambedue, un catto-com, che attraversa una disperata crisi ideologica, causata dal miserando stato in cui versano i due suoi principali fari ideologici.
E dunque, il cretino in oggetto, non appena annusa toni meno che apologetici nel parlare del clero cattolico, sente l’urgenza di spedire all’autore la biografia di Meir Kahane, che era rabbino, e terrorista; e razzista. Oppure qualche elucubrazione sul fatto che in Israele ci sono rabbini pedofili eppero’ sappiamo bene di che religione ed etnia sono i proprietari del New York Times che non ne parla – il che e’ falso, visto che il NYT copre i casi di pedofilia dove avvengono, Amish ed ebrei ultraortodossi inclusi. E, per inciso, e’ un quotidiano straordinariamente critico verso Israele.
In casi particolarmente gravi di delirio, la “campagna contro la Chiesa cattolica” viene messa in relazione con la politica estera del Vaticano, che come sappiamo e’ sempre limpidissima e guidata da caritatevoli ideali, eppero’ contratastata dalle sordide manovre della onnipresente lobby ebraica. E il qui presente blog sarebbe parte appunto di questa campagna, e’ anzi uno dei mezzi di questa cospirazione. Che se io sono parte di una macchina tanto potente, mi viene da chiedere perche’ cavolo sprecate tempo a scrivermi, tanto il vostro destino e’ segnato argh argh argh.
Il commentatore cretino, tipicamente, e’ antisemita. Se quindi puo’, sfoggia una qualche conoscenza dei misteri dell’Ebraismo . Lo fanno tutti gli antisemiti, devono mostrare ai loro lettori che loro conoscono gli ebrei e proprio perche’ li conoscono sanno bene quanto sono pericolosi. Il nome di Meir Kahane, che suona inconfondibilmente israeliano (si chiama Meir, come Golda) e che nel cognome ha la hacca e pure la kappa, suona abbastanza esotico e si presta benissimo a questo tipo di esibizione per i lettori italiani. Si presta un po’ meno il fatto che il partitello di Kahane sia stato messo fuori legge proprio da Israele e che ancora lo sia.
A questo punto le argomentazioni del comm-mentatore e quelle del catto-mentatore divergono. Il cattolico cala quello che per lui e’ l’asso, e a cui ricorre ogni volta che si parla di Inquisizione, Crociate, conquistadores, codardia di Pio XII e delle infinite occasioni in cui membri del clero si siano macchiati di crimini. E cioe’: E’ la natura umana. Traduco: l’uomo, per natura, e’ peccatore. La natura umana e’ corrotta e malvagia. Lo e’ quella dei preti pedofili come quella dei rabbini pedofili, come quella dei preti terroristi o dei rabbini razzisti.
Qui il cattolico non sta solo ripetendo una banalita’: sta ammanendo un insegnamento teologico. Cioe’ secondo lui gli uomini sono creati da Dio, ma poi hanno commesso il grave crimine di ribellarsi. E la ribellione e', per il cattolicesimo, una faccenda dannatamente seria. Per i cattolici non c’e’ nulla di piu’ ammirevole dell’obbedienza. Quando devono lodare le virtu’ di qualcuno trovano sempre modo di mostrare che si tratta di obbedienza, preferibilmente alla Chiesa, o a una certa idea di Chiesa. Per conseguenza di questa ribellione, di questo peccato originale, la natura umana, sarebbe irrimediabilmente corrotta e malvagia, e proprio per questo gli esseri umani avrebbero bisogno di qualcuno che indichi loro cosa e’ giusto e cosa e’ sbagliato. Questo qualcuno, per i cattolici, e’ la Chiesa, che nei suoi secoli di storia avrebbe accumulato abbastanza conoscenze, nonche’ le procedure adatte, per affrontare le questioni morali. Attraverso una specie di filo diretto con il Padreterno, che comunica principalmente con i papi e poi, in misura gradualmente meno intensa, con i vari membri maschi della gerarchia.
I credenti normali, da soli, non ci arrivano. Hanno bisogno della Chiesa, gia’. Lo so che suona illogico, ma questi sono dogmi religiosi; nessun cattolico devoto si sente ridicolo quando afferma che un insieme di uomini celibi, poggiando su quel che altri uomini celibi hanno scritto e detto nel passato, e’ il piu’ titolato per giudicare se altri uomini celibi abbiano o meno commesso crimini nella loro relazione con le donne o i bambini. Che di quel gruppo non fanno parte.
Il communista commentatore ha una certa consuetudine con la retorica del cattolicesimo. Dopo tutto anche lui ha dovuto difendersi da chi gli presentava i crimini di Stalin, quelli di Castro, e via dicendo. Quindi anche per il comm-mentatore occorre distinguere tra nobili ideali, che restano ovviamente tanto piu’ nobili quanto meno sono calati nella realta’, e la miseranda umanita’ di burocrati (quando andava bene) e torturatori che ha costituito il personale dei partiti comunisti. Laddove per “personale” intendo quelli pagati.
Quindi anche il commie-entatore ritiene che esista una cosa come “la natura umana” che e’ stata poi corrotta: per come la vede lui, dal capitalismo e dalla religione. Quindi per lui tutte le religioni sono uguali. Pero’ l’ebraismo e’ in qualche modo peggio delle altre, visto quel che succede in Palestina. E poi gli ebrei sono tutti ricchi e capitalisti, no? E inoltre la loro religione si basa sul Vecchio Testamento, che e’ barbaro cattivo e particolaristico, mentre Gesu’ era un rivoluzionario coi capelli lunghi. Ucciso dai farisei per aver cercato di liberare la Palestina.
Insomma, il commentatore vile e cattolico ci tiene a farmi sapere che la natura umana e’ la stessa, indipendentemente dalla religione (e quindi la sua religione e’ meglio della mia). E invece il commentatore vile e comunista ci tiene a far sapere che tutte le religioni sono ugali (e quindi la mia e’ la peggiore di tutte). Il commentatore ibrido, catto e commie voglio dire, ci aggiunge che questo blog e’ parte di un complotto, che e’ potentissimo e destinato a vincere, cui lui pero’ si oppone. Perche’ e’ intelligente.
Siccome il blog e’ mio, vorrei approffittare dei miei diritti di proprieta’ per spiegare a questi signori un paio di cosucce.
Io non sono affatto convinto che esista una cosa come la natura umana uguale ed identica per tutti. Nasciamo certo tutti uguali, ma per differenti esperienze ed educazione diventiamo diversi. Qualcuno sviluppa un talento per le lingue, qualcun altro una straordinaria capacita' di empatia, qualcuno diventa stronzo, qualun altro pedofilo, ecc. ecc. e tra i pedofili ci sara’ chi trova un ambiente diciamo simpatetico in mezzo a persone di sesso maschile che portano tutti le sottane e non sono sposati. Qualche essere umano diventa anche terrorista, che il piu’ delle volte e’ una cosa relativa (vero, Commie?). Per esempio, uno dei piu’ grandi politici di Israele, capace di fare la pace con l’Egitto, un nemico che l’Iran in confronto e’ uno scherzo, era stato in gioventu’ autore di una delle azioni militari piu’ brillanti della storia della guerriglia contemporanea, la bomba al King David Hotel di Gerusalemme, che mise il fuoco sotto il deretano degli inglesi e li convinse a sloggiare. E pochi anni dopo ad aprire relazioni diplomatiche proprio con lo Stato fondato da chi li aveva fatti sloggiare e che aveva, all’epoca eccellenti relazioni con i francesi. Ladies and gentlemen, the debacle.
Ora, il Commie, lui, e’ sempre pronto a chiedere la amnistia per i terroristi della sua parte, che detto per inciso non hanno combinato una fragola a parte dare il loro piccolo contributo a chi cercava un pretesto per riempire di botte gli studenti e quegli operai che il Commie non ha mai conosciuto. Mentre Menahem Begin, Premio Nobel per la Pace 1978, cdetto per inciso trenta anni prima ha fondato uno Stato, il che era proprio l’obbiettivo che si poneva. Ma secondo il Commie andrebbe considerato terrorista da vivo come da morto. Anzi e’ pure responsabile, di piu’, colpevole, dell’esistenza di un partito israeliano che nel 1973 ha raggiunto, tenetevi forte, lo 1,2 per cento dei voti. E che nel 1980 e’ stato messo fuori legge. Miracoli della logica bacata del Commie.
Sicche’, caro Commie, con la tua pelosa e penosa proclamazione di antiterrorismo, io ci faccio la birra. Il prete irlandese che ha ammazzato nove civili e’, ai miei effetti, un sanguinario terrorista, e chi gli ha provveduto protezione e soccorso e’ un complice di terroristi. Non molto diverso da chi ha aiutato Giovanni Ventura e Delfo Zorzi a riparare al sicuro dopo la bomba di piazza Fontana. Anzi, siccome non te ne sei mai accorto, ti informo che il progetto sociale (anti-imperialista, se ti piace) dei terroristi bigotti e clericali dell’IRA non era poi cosi’ diverso dalla dittatura che Franco Freda e Stefano Delle Chiaie avevano in mente di stabilire in Italia. Chissa’ come fragola fai a trovarti bene in questa compagnia, anzi: camerateria, anziche’ in quella degli operai veri.
Per come la vedo io, l’Irlanda cattolica in lotta contro i cattivi protestanti manda in solluchero il bimbetto che c’e’ in te, che ancora sta seduto a lezione di catechismo e impara che la natura umana e’ la stessa per tutti. Poi c’era quella manfrina del peccato originale, ma tu stavi poco attento e hai solo imparicchiato che ribellarsi e’ giusto, ribellarsi contro tutte le religioni, particolarmente come ha fatto Gesu’ contro la religione degli ebrei. Che sono sempre cattivi e come si permettono di criticare la nobile cattolica e miserrima Irlanda.
Kahane era un terrorista? Si’. Menahem Begin e’ stato un terrorista? No. Perche’? Perche’ il primo non ha ottenuto una fragola, ne’ poteva, mentre il secondo si’. E voglio vedere a cosa ha portato il massacro di nove civili innocenti, tra cui tre bambini, ad opera del prete irlandese di cui sopra. Grazie della biografia, ne conosco di migliori.
E veniamo a te, caro Catto. Io avevo piu’ o meno quattro anni, quando ho imparato che il fatto che Gino rubasse le chewing gum non era una scusante per il fatto che io rubassi le caramelle. Tu probabilmente questo non sei riuscito ad impararlo, se mi ripeti che ogni religione ha i suoi pedofili e le sue magagne e che sarebbe ingiusto prendersela solo con la Chiesa. E no, non e’ che la maestra ce la ha con te, o i compagni di scuola sono gelosi del fatto che sei il piu’ intelligente e il piu’ secchione. E’ che proprio hai rubato le caramelle, quando era chiaro che si trattava di furto.
Non c’e’ nessuna strafragola di complotto degli avvocati e dei giornalisti con il naso adunco contro la Chiesa che sta sempre dalla parte dei poveri e degli oppressi e dei palestinesi. E non c’e’ nemmeno un attacco alla famiglia tradizionale fondata sul matrimonio e difesa dai tuoi uomini celibi in sottana, che di vita familiare hanno poca esperienza. E nemmeno e’ vero che questa cultura basata sulla mercificazione del corpo sbroc sbroc poco accetta i tuoi valori e vuole trasformnare in postriboli quelle isole di castita’ e decenza e rispetto che sono le scuole cattoliche. Nemmeno e’ in discussione il tuo diritto a prestare atti di adorazione all’immagine di un giovane seminudo (la definizione non e’ mia, ma di un ex sacerdote cattolico).
Guarda, ti aiuto e ti spiego una cosa. Esistono decine di siti porno in cui suore e frati se lo mettono ovunque; ed altri siti sado maso, in cui il sado e’ un membro del clero e il maso un(a) fanciullo(a). Secondo te, perche’? No, non c’e’ alcun complotto dietro, e’ la semplice legge del mercato. Il porno si adatta alle fantasie del cliente, ed e’ questa la ragione per cui esistono portali che permettono di accedere a foto di donne ciccione, o di donne nere, o di mulatte, o di femmine con i piedi sporchi, o di sedicenti casalinghe. Perche’ si indirizzano a utenti, o clienti, che amano masturbarsi guardando donne ciccione, o mulatte o piedi sporchi ecc. ecc. In questo modo bizzarro e parallelo, che tutti gli utenti di internet hanno visitato almeno una volta, i tuoi preti e frati e suore hanno il ruolo di repressori, censori, torturatori. Hai mai provato a chiederti il perche’?
Caro Catto, la sessualita’ umana e’ una cosa molto complessa, e tutte le religioni la affrontano in quanto tale. Non ti spieghero' la prospettiva ebraica, e nei dibattiti su cosa e’ permesso fare (piu’ o meno tutto, tra adulti consezienti e monogami) o quando – che e’ la cosa davvero complicata. Il fatto e’ che incontrando protestanti di differente denominazione, ho piu’ o meno visto lo stesso genere di approccio, e per quel che ne so anche i pastori si trovano spesso a parlare di sesso E DI ALTRO con ragazzi e ragazze nel periodo della formazione del loro genere e della loro sessualita’.
Invece la tua religione, caro Catto, ha preferito semplificare e presentare al pubblico solo la faccia della proibizione. Si tratti di gay pride, di aborto, di autogestione dell’utero, del divorzio, del sesso tra i minori, persino di suore violentate nella ex Jugoslavia. La posizione della tua Chiesa e’ sempre e solo quella, un sonoro NO, una difesa spasmodica e morbosa di una roba chiamata famiglia tradizionale, che e’ poi una invenzione piuttosto recente. Diciamo dell’epoca vittoriana, prima i matrimoni erano combinati e il coniuge maschio aveva una certa liberta’ di trombaggio al di fuori della famiglia.
Le ragioni di questa involuzione sono tante, probabilmente il fatto di essere una gerarchia esclusivamente maschile, con a capo un personaggio ammalato e stanco ha accellerato il processo. Ma il punto e’ un altro, caro Catto. E cioe’ che la stampa, i media, la TV, il pubblico insomma, ama infinitamente sbugiardare chi proclama di avere chissa’ quale statuto superiore, di parlare in nome di chissa’ quale moralita’ millenaria. Vale per il pubblico televisivo, ma anche per quello dei lettori di Boccaccio. E difatti la stampa israeliana si diverte a sbugiardare rabbini che parlano di giustizia sociale e poi sfruttano immigrati clandestini. E la stampa americana, prima di prendere di mira i pedofili in tonaca, sbugiardava predicatori pentecostali trovati a letto con puttanoni a fare cose babilonesi nei motel. E se la stampa araba fosse libera, si divertirebbe a fotografare gli ulema che mangiano porcello, preferibilmente durante il Ramadam. Crudele? Si’.Ma questa e’ la valle di lacrime nella quale viviamo, come dite voi, e sarebbe una cosa decente prenderne atto.
Il punto non e' che il mondo di oggi capisce poco il celibato, e cerca di lordarne la santita' esibendo storie di preti che cedono alle tentazioni della carne. Il celibato, quello dei monaci buddhisti, e' anzi popolarissimo. E negli ultimi anni si sono visti un certo numero di film sulla vita nei conventi, preferibilmente di clausura, la cui colonna sonora consiste solo in canti gregoriani. Film noiosi, a mio giudizio. Ma di un certo successo, presso quello stesso pubblico che si diverte a leggere storie di preti che approfittano di fanciulli impuberi. Storie, dico: perche' potrebbero essere vere, e il piu' delle volte lo sono, come potrebbero essere esagerate, o persino false. Poco importa la realta' dei fatti, una volta che sono accertati; resta il danno all'immagine, e quello viene ricordati dei lettori. A voi restano le casse prosciugate per pagare gli avvocati. E vi resta la soddisfazione di aver tenuto una linea chiara coerente e semplice in questioni complicate. Ah, la soddisfazione di poter dire no. Di negare piacere, in nome di Dio, ad altri esseri umani.
Non c’e’ nulla che solletichi la stampa piu’ di questo spettacolo: gli uomini di una chiesa che di giorno pronuncia fermissimi NO a qualsiasi sollecitazione della carne, beccati di notte a farsi titillare i genitali. E' uno spettacolo che ha grande successo di critica e pubblico. E peraltro, caro Catto, tu e i tuoi fate esattamente lo stesso ogni volta che vi capita di incrociare un ebreo che mangia del prosciutto. Vi date di gomito dicendo che questi semiti la fanno tanto difficile con le loro superstizioni, poi appena possibile eccoli li’ che fanno esattamente come noi. E’ proprio una religione superficiale, fatta di osservanze esteriori, roba da gente ipocrita e farisaica. Che fragola si credono di essere questi ebrei.
E’ del tutto fuori posto il giochetto retorico, derivato diretto diretto dal catechismo, di tirare in ballo la natura umana peccatrice ed il bisogno di una Chiesa misericordiosa. Quel bisogno e’ solo tuo/vostro e non del resto degli esseri umani. I quali regolano i propri conti con Dio, o chi per Lui, Lei, Esso, a modo loro e senza presupporre di aver perduto l’innocenza originaria per colpa di un serpente fallico e di un frutto tondo come una tetta. Malata e peccatrice sara’ la tua, di natura. Non la mia, non quella di chi cattolico non e’.