venerdì 17 dicembre 2010

parlare di politica

Questo e' un post indirizzato a quelli che cercano di capire come la pensi io politicamente. 

Avete tutta la mia comprensione, poveracci. Anche per me e' difficile capire dove sto. In un paio di decine di anni ho fatto parte di tre diversi schieramenti di sinistra - prima gli ultimi frammenti della sinistra extraparlamentare, poi i radicali, infine il PCI-PDS e poi di nuovo i radicali. In Italia, quando e se voto, voto generalmente a sinistra. 

Quando ero uno studente di belle speranze, ero convinto che la tradizione politica liberal-socialista e quella comunista italiana, rispettivamente rappresentate da radicali e PCI, potessero convivere, dialogare o persino allearsi. Di roba da cambiare in Italia ce ne era, e ce ne e' troppa: la classe dirigente clericale e bigotta ed il mondo professionale strangolato dalle corporazioni. E d'altra parte la classe operaia, e la piccola borghesia erano davvero la parte piu' sana del Paese:  avevano costretto p. es. il PCI a buttare a mare prudenze clericali quando si trattava di diritti come il divorzio o la IVG.   E poi di acqua ne e' passata, sotto i ponti. Con un sacco di bambini morti dentro, se mi passate la metafora.

Senonche' ho cambiato idea sulla  socialdemocrazia realizzata. Quando ero uno studente di belle speranze, sognavo che il PCI si potesse trasformare facilmente in "Partito socialdemocratico di tipo nordico", vincere le elezioni e trasformare l'Italia in qualcosa di meglio. Oh, intendiamoci, io continuo a credere che non nasciamo uguali, e che l'orfano, lo straniero ed il figlio della vedova -insomma, quelli che stanno ai margini- debbano essere portati al centro. E siccome non ce la fanno da soli, che debba essere lo Stato a portarceli. Per me e' anche una questione di monoteismo - e non c'e' idolatria peggiore di quella del Mercato, che come ogni idolo esige la sua quota di sacrifici umani, stravolge il linguaggio, facendo passare per Natura immutabile quella che invece e' Cultura umana, e pertanto da modificare. Ebraismo significa tante cose, ma se proprio tocca riassumere, come diceva uno che la sapeva lunga, significa che gli esseri umani sono creati ad immagine di Dio, ed ognuno ha diritto allo stesso rispetto e considerazione che si presta a Dio.

Ero convinto di questa cosa quando stavo nel partito che ha candidato Ilona Staller, di cui spero ricorderete le battaglie per introdurre la procedibilita' di ufficio nei casi di stupro, laddove il democristiano Giovanni Leone, ex Presidente della Repubblica, teneva dotte dissertazioni, con citazioni dal diritto canonico (e ti pareva) per "dimostrare" che in famiglia, per definizione, non ci possono essere stupri.

Il fatto e' che la socialdemocrazia, laddove si realizza, e Israele non fa eccezione, e' accompagnata da un fastidioso moralismo. Per quanto riguarda Israele, ad esempio, lo sapete per quale ragione i Beatles -si', i Beatles- non poterono tenervi concerti? Leggetevi questa mezza ammissione di Yossi Sarid, che e' uno degli attuali idoli della sinistra pacifista europea ed il figlio di uno di quegli alti papaveri laburisti, che all'epoca dominavano la politica israeliana. E guardate che e' ben curiosa questa sinistra socialdemocratica ed egalitaria: stabilisce dinastie che nemmeno la nobilta' del Settecento. 

Insomma, stando al compagno Schneider, che sarebbe il Sarid senior, i Beatles erano capelloni e drogati e i loro suoni satanici avrebbero pervertito la bella gioventu' cresciuta nei kibbutz, da cui era venuto lui.  Roba che non so se qualche democristiano si sia mai spinto a sostenere in pubblico, in Italia. 

Questa convinzione nell'obbligo di educare culturalmente le masse e' spesso la conseguenza di un'altra convinzione, secondo la quale il popolo, in quanto tale, e' sempre una massa di coglioni, dalle pericolose inclinazioni individualiste, in cui va instillata una qualche forma di etica basata sull'auto-sacrificio e la negazione della soddisfazione individuale. Che ne dire di uno Stato che si preoccupa di stabilire in cosa consiste la tua felicita', che ti fornisce anche degli strumenti per verificare se la hai ottenuta, e che poi te la misura? Se questo per voi e' essere di sinistra, vi presento il nuovo leader della sinistra europea, David Cameron, che ha introdotto questi stessi principi in quella grande insalata di fesserie che e' il demenziale programma dei Tory.

E c'e' anche un effetto collaterale. Chi ti governa sulla base della convinzione di conoscere cosa meglio edifica il tuo spirito, di solito individua un nemico. E rafforza il proprio potere demonizzando quel nemico, creando attorno a lui una specie di cintura di sicurezza che eviti a te la terribile esperienza di venirvi in contatto. Pensate, di nuovo, alla storia del socialismo israeliano. Nei libri di storia che avete magari preso tra le mani, di solito non ci sta scritto fino a a quale livello e' stato demonizzato Vladimir Jabotinsky e quelli che, come lui, pensavano a uno Stato ebraico piu' simile a una democrazia liberale che ad uno Stato sovietico. Lui ed i suoi allievi venivano gratificati, ma guarda che sorpresa, della qualifica di fascisti, ovverosia il Male assoluto. C'era persino chi usava a sproposito la parola nazista, e le camere a gas avevano smesso di funzionare da meno di dieci anni.

Ma questa brutta storia magari la racconto un'altra volta - in realta' qualcosa ho gia' scritto, qui e qui per esempio, buona lettura.

[DISCLAIMER: onde evitare che il mio blog diventi il terreno di scontro di opposte propagande, in vista di elezioni che non si sa nemmeno se ci saranno, i commenti a questo post verranno tutti censurati. Risparmiatevi pertanto la fatica di scriverli e, in caso facciate parte della eletta schiera degli Opliti del Bene, aka sbroccotronici, ricordate quel che avete sempre saputo, ovvero che il Mossad vi controlla.]  

Nessun commento: