Non leggete questo saggio. Limitatevi a metterlo nel bookmark, o insomma, a ricordarvi che esiste. E apritelo di nuovo, stavolta per leggerlo, quando la prossima Giornata della Memoria della Shoah sara' passata.
Perche' in quell'occasione saranno probabilmente stati in pochi a dire le cose sensate che scrive Elisabeth Kuebler. E ci sara' bisogno di ricordarsi che la Shoa puo' essere raccontata adottando il punto di vista dei carnefici [i tedeschi ed i loro complici], delle vittime [ebree], dei testimoni [le popolazioni europee] o della minoranza di non ebrei che ha rischiato la vita per prestare soccorso. Ecco, spero che qualcuno si faccia la seguente domanda: attraverso quale punto di vista e' ricordata, la Shoah, durante la Giornata della Memoria?
Probabilmente, quello a cui avrete assistito, durante la Giornata della Memoria, sara' stato l'ennesimo tentativo di ricordare al mondo (ed agli ebrei) che non solo gli ebrei sono state vittime. I governi europei sceglieranno infatti, come hanno fatto finora, di raccontare al mondo che non solo gli ebrei sono stati vittime dei nazisti. Al pari degli ebrei, racconteranno, anche greci ed ungheresi e lituani e russi e polacchi, sono tutti vittime.
Poco importa che il progetto di sterminio, per dirne una, prendesse di mira esclusivamente ebrei e zingari. Siamo tutti vittime, no? E cosi' lo scomodo argomento della collaborazione con i nazisti [1], da parte di altri bravi cittadini europei, sara' passato sotto silenzio. Un'altra volta.
La Giornata della Memoria avra' celebrato l'eroismo dei singoli che trasgredirono le leggi mettendo in salvo dei vicini, o dei conoscenti, o a volte persino degli sconosciuti. Queste persone verranno indicati agli allievi delle scuole, come esempi da imitare. Con il sottinteso che se tutti fossero capaci di trasgredire quelle leggi, il mondo sarebbe stato migliore.
Ma nessuno spieghera' ai ragazzi per quale ragione furono in pochi a trasgredire le leggi razziste. Significativamente, l'istituzione europea che si occupa della Giornata della Memoria non ha tra i propri scopi il contrasto della propaganda antisemita. Ed in Europa ce ne e' parecchia.
[1] Credete che il miracolo economico della Germania negli anni Cinquanta e Sessanta sarebbe stato possibile senza i beni accumulati durante l'era nazista?
15 commenti:
Almeno parzialmente in tema: l'altr'anno ho fatto questo post
http://ilblogdibarbara.ilcannocchiale.it/2009/01/27/cera_una_volta_la_giornata_del.html
Poco importa che il progetto di sterminio, per dirne una, prendesse di mira esclusivamente ebrei e zingari.
Nahum, scusa se polemizzo e sai benissimo che non sono un neonazista, ma il progetto di sterminio includeva anche gli slavi al pari degli ebrei.
Slavi ed ebrei erano sullo stesso piano.
Le direttive per la "colonizzazione" della Russia prevedevano lo sterminio sistematico della popolazione - per fame o plotone d'esecusione - per far posto ai coloni tedeschi.
I russi hanno avuto 18 milioni di vittime civili.
Non sto nemmeno pensando di minimizzare l'Olocausto, ma 18 milioni di morti mi sembra valgano perlomeno un pensiero.
I prigionieri di guerra russi e i civili russi venivano sterminati sistematicamente nei campi di sterminio o di prigionia proprio perche' nell'ifdeologia hitleriana ebrei e subumani slavi erano le due razze inferiori da eliminare.
Tantopiu' che gli slavi erano bolscevichi e i bolscevichi manovrati dagli ebrei, secondo Hitler.
Per usare un certo understatement, diciamo che il progetto di sterminare gli slavi andava attuato dopo aver risolto la "questione ebraica".
E c'erano idee diverse in proposito: per esempio gerarchi nazisti che pensavano a ridurre in schiavitu' gli slavi e non avviarli direttamente alle camere a gas.
Questo senza nulla togliere all'eroismo del popolo russo; ma anche senza tacere i collaborazionisti p. es. http://en.wikipedia.org/wiki/Russian_Liberation_Army
Opzioni del genere erano impossibili per gli ebrei, perche' la guerra (e il piano di stermionio) era principalmente contro di loro.
@Nahum
Nahum, non sono d'accordo, pero' ne vorrei discutere senza che sul sottoscritto si profilasse l'ombra della minimizzazione dell'Olocausto o peggio ancora del negazionismo.
Sei una persona intelligente e ti stimo, quindi spero di non dovermi difendere da queste orribili colpe.
:-)
Il piano per la colonizzazione della Lebensraum, anzi della Grossraum russa prevedeva lo sterminio per fame degli abitanti di tutte le grandi citta': Mosca, Leningrado,Pskov etc etc, dovevano venire isolate da un cordone sanitario di filo spinato e campi minati, all'interno del quale gli abitanti sarebbero morti di fame.
Dopodiche' si sarebbe passati alla distruzione sistematica di quelle citta' che non servivano al piano di colonizzazione nazista.
Questo perche' i coloni nazisti si sarebbero dovuti appoggiare a una serie di centri abitati costruiti ex novo dai nazisti, all'esterno dei quali ci sarebbe stata una sorta di arcadica campagna di piccoli e grandi proprietari terrieri tedeschi.
Quanto al mugiko, la sua sorte dipendeva dalla fame di terra del colono tedesco: laddove serviva sarebbe stato meno di uno schiavo, per gli altri c'era il plotone d'esecuzione.
Le previsioni fatte dai gerarchi - in particolare Goering - e da Hitler stimavano che nel piano di colonizzazione sarebbero morti da 30 a 50 milioni di russi.
Sul piano ideologico e razziale la priorita' di sterminio veniva assegnata senza dubbio agli ebrei, ma gli slavi avevano una poco invidiabile seconda posizione, che spesso diventava ex-aequo dato che secondo Hitler le leve del potere bolscevico erano manovrate dagli ebrei.
Di qui il famigerato "Ordine Commissariale" del 1941 in base al quale tutti i commissari politici dovevano venir fucilati sul posto. L'ordine prevedeva una ampia discrezione nel determinare chi fosse un 'commissario", il che equivaleva allo sterminio sistematico di ogni russo civile o militare che non garbava alla Wermacht o agli Einsatzgruppen che la seguivano.
Dei 5 milioni di prigionieri di guerra russi, ne morirono 4, lasciati morire di fame e di freddo nei campi di prigionia: "campi" e' una definizione vaga, visto che si trattava di spazi recintati da filo spinato senza riparo dove i prigionieri russi morivano semplicemente di fame o di freddo.
Lo stesso valeva per i civili come accadde per esempio a Brest-Litovsk.
@Nahum
Quanto ai collaborazionisti, questi furono principalmente ucraini e cosacchi: e' vero anche che ai cosidetti "Hiwis" ossia i prigionieri di guerra piu' fortunati veniva offerta la possibilita' di combattere o fungere da "bestie da soma" per i nazisti, e non pochi lo fecero, ma si tratto' di una esigenza contingente alla cronica scarsita' di materiale umano che affliggeva la Wermacht e al fatto che i Stalin considerava tradimento il fatto di essere presi prigionieri.
Ci fu anche una brigata di SS russe, a cui vennero affidati compiti di lotta antipartigiana.
Tuttavia, a mio modesto avviso cio' non toglie nulla alla lotta del popolo russo e ai 28 milioni di morti civili e militari che soffri' per liberarsi dai nazisti.
Cosi' come la Repubblica di Salo' non fa degli italiani una manica di fascisti, visto che l'altra meta' del paese combatte' e peri' nella lotta partigiana.
A mio avviso i quasi 30 milioni di morti russi, riscattano piu' che dignitosamente gli orrori che una minoranza di collaborazionisti innegabilmente compi'.
Tutto qui Nahum: non e' mia intenzione minimizzare l'Olocausto che rimane purtroppo unico nel suo orrore, ma mi pare che anche i russi abbiano tutto il diritto di ricordare i loro morti come una immane tragedia dovuta alla volonta' di sterminio hitleriana.
Non c'e' nulla di paragonabile all'Olocausto, ma un pensiero alle altre vittime, specie russe, della bestialita' nazista, mi sembra legittimo condividerlo.
Poi naturalmente ci sono i pirla che strumentalizzano, ma non e' il mio caso e lo sai.
Yoss, guarda che mi stai dando ragione.
La priorita' dello sterminio veniva assegnata agli ebrei - ed e' quello che dico io.
Il destino dei mugiki dipendeva dalla fame di terra dei tedeschi, dici tu - e io sono d'accordo. E qui c'e' una importante differenza rispetto allo sterminio degli ebrei. La storia infatti e' piena di massacri dettati dalle ragioni dell'economia. Lo sterminio degli ebrei invece e' stato assolutamente antieconomico. La Germania perdeva la guerra ed ancora si spostavano risorse per portare a termine lo sterminio, anziche' difendersi. E pensa inoltre agli scontri tra capitalisti e SS.
Credo inoltre che bisogna distinguere tra
a) storia -e le tue sono eccellenti e documentate osservazioni storiche -
b) uso che della storia viene fatto - dalle istituzioni europee di cui parla la Kuebler nel saggio che ho citato.
La storia e' sempre una cosa troppo complicata e quando si preparano commemorazioni o la si usa per scopi educativi, una certa semplificazione e' inevitabile. Di quella semplificazione (e della relativa ideologia) parlava la Kuebler.
E' esistito un collaborazionismo russo, per non parlare di polacchi ed ucraini - collaboazionismo che viene passato sotto silenzio, in questa generale voglia di dimenticare, truccata da memoria per educare.
Ma, e te lo ripeto, tutta l'Europa e' stata liberata da soldati alleati e da civili russi. Questo e' innegabile e lo ho imparato dai molti miei amici israeliani che sono di origine russa. E brutti e cattivi, secondo la vulgata farlocca.
@Nahum
Sicuramente ti sto dando ragione: non sono mica David Irving o Claudio Moffa... :-)
Quello che voglio dire e' che i nazisti avevano due razze da sterminare: ebrei e slavi.
Cio' rende anche la tragedia russa, una tragedia dovuta alla volonta' di sterminio razziale di Hitler e in tal senso le conferisce una unicita' nel quadro della II GM.
Sono perfettamente conscio sia della tragica unicita' dell'Olocausto che si proponeva di eliminare dalla faccia del pianeta un popolo, sia delle sofferenze inflitte dai nazisti ai "subumani" slavi in quella che era una guerra di sterminio diversa da tutte le campagne condotte dalla Wermacht sugli altri fronti.
Una cosetta OT: qualche volta dovremmo affrontare insieme la vexata quaestio della mancanza di un ordine scritto da parte di Hitler per lo sterminio degli ebrei come ha sostenuto Claudio Moffa nella sua famigerata lezione alla Sapienza.
Cosa vera da un punto di vista storico, ma che sta venendo strumentalizzata da gente come Moffa - sulla falsariga di Irving - per assolvere Hitler e dare la colpa ai gerarchi.
E c'e' un sacco di gente - non solo a destra - che questa stronzata se la beve.
Questo secondo me rappresenta un pericolo enorme nella indubbia minimizzazione dell'Olocausto che purtroppo sta avvenendo di questi tempi come tu hai giustamente ricordato.
Prima o poi troverai un gggiovane che ti dira' che in fondo Hitler non ha dato alcun ordine scritto per sterminare gli ebrei e che era tutto un complotto dei gerarchi.
Questo e' mooooolto pericoloso Nahum.
No, ha ragione Nahum: anche con gli slavi il programma di ridurne a forza lavorativa schiava una parte ed eliminare il resto aveva scopi utilitaristici, mentre con gli ebrei, dal punto di vista utilitaristico, si sono tagliati le palle da soli, come dicono in vaticano.
Per quanto riguarda l'altra faccenda, vorrei fare una domanda a chi ne sa più di me (in storia sono ferratissima su un paio di argomenti, e di un'ignoranza abissale su tutto il resto). Ci sono altre cose importanti, tipo l'aggressione all'Unione Sovietica o altro del genere, per le quali non esista, o non sia reperibile un documento scritto che riporti un ordine ufficiale di Hitler di fare quella determinata cosa?
I nazisti volevano cancellare gli ebrei dalla faccia della terra. Liberarsi degli zingari - ma non tutti. Rieducare omosessuali ed oppositori politici. Ridurre gli slavi di un buon 60% e usare il resto come "iloti" ossia forza lavoro schiava e senza diritti. Ma è indubbio - nessuno storico può dire il contrario - che i soli candidati all'eliminazione totale siano stati gli ebrei. Detto questo ho la sensazione - poco piacevole - che sia in corso una specie di gara della sfiga in cui si mescolano tutte le categorie. Ci sono molte, molte bruttissime cose che restano brutte ma non sono un genocidio. Pare invece che ci sia una corsa ad estendere il termine. Come diceva un vecchio partigiano - i fascisti erano brutti anche prima del 38 ma nel 38 hanno fatto un salto di qualità. Le leggi razziali sono state uno spartiacque anche per chi non era ebreo. Era impossibile non vedere e non restare coinvolti. Eri costretto a confrontarti con quelle leggi anche se eri un antifascista, anche se eri in carcere condannato da un tribunale speciale.
barbara
Rispondo alla domanda dell'altra Barbara. Con buona pace di Moffa e soci - ci sono pochissimi documenti con ordini diretti di Hitler su questo o quell'argomento. Per il semplice motivo che le dittature non funzionano in questo modo ma sono sistemi complessi. La conferenza di Wansee è quanto di più simile ad un ordine diretto si possa rintracciare su argomenti spinosi. Tanto per dirne una: Dachau è stato inaugurato alla presenza della stampa per far vedere come avrebbe funzionato la "rieducazione" nel terzo Reich ma non trovi alcun ordine diretto di Hitler di aprirlo. Sono di fretta, spero di essermi spiegata.
Barbara2
Omonima: sì, era esattamente questo che intendevo: l'assenza di documenti per lo sterminio degli ebrei potrebbe essere significativa - non probante ma significativa sì - se fosse unica. Mentre immagino, esattamente per le ragioni che hai detto, che ci siano un sacco di eventi importanti per i quali di ordini scritti non ne esistono. E pensavo anche alla conferenza di Wannsee, convocata su ordine di Hitler per decidere non se bensì come attuare la soluzione finale, perché il "se" non era più in discussione già da un pezzo (l'espressione "Endlösung der jüdischen Frage" risale, se non sbaglio alla fine del '40).
Tra l'altro, anni fa ho avuto uno scolaro che mi ha raccontato che suo nonno era negazionista. Quando gli ho chiesto con quali argomentazioni negasse che lo sterminio degli ebrei fosse avvenuto, mi ha risposto che, per suo nonno, se fosse davvero avvenuto sarebbe una cosa orribile; che Hitler, essendo una bravissima persona, è semplicemente impossibile immaginare che avrebbe potuto permettere una cosa simile; che, d'altra parte, sapendo chi era Hitler e quale fosse il suo ruolo in Germania, È IMPENSABILE CHE UNA COSA DEL GENERE SAREBBE POTUTA SUCCEDERE SENZA LA SUA APPROVAZIONE.
Il piano nazionalsocialista aveva come fine la creazione di una razza pura ariana tramite l'eliminazione, sterilizzaizone, impedimento all' "ibridaizone" ecc. di tutti coloro che non rientravano nel folle "ideale" hitleriano.
Fatto sta però che il trattamento riservato ad ebrei e zingari ha avuto connotazioni particolari, separabili dal trattamento riservato ad altre popolazioni.
Faccio anche notare come gli slavi croati ustascia di Ante Pavelic, ferocissimi antisemiti, tra le altre cose, fossero alleati con i nazisti.
Precisazione doverosa (ed io non sono anticattolico) però bisogna ricordarlo:
I cattolicissimi Ustascia di Ante pavelic.
Le cui armi venivano benedette da Sua Eminenza Reverendissima arcivescovo Aloisius Stepinac, elevato all'onore degli altari da Sua Santità (SS) Giovanni Paolo II, quello di non muri ma ponti, quello della terra del Risorto messa a ferro e fuoco, quello dell'occupazione che si fa sterminio. Quello.
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