E dunque, Ytzak Rabin non era per nulla soddisfatto del processo di pace, e prendeva in considerazione l'ipotesi di fermarlo. Lo sostiene la figlia, in una intervista a Yediot Aharonot: " he was someone for whom the security of the state was sacrosanct" - E chiaramente lo Stato di Israele non stava attraversando un periodo di eccezionale sicurezza.
Lo sapevamo gia'. Noi comuni mortali, voglio dire, che oltre ai giornali leggiamo gli interventi parlamentari. Ed ecco qui, infatti, l'ultimo discorso tenuto da Ytzak Rabin alla Knesset.
Rabin NON era a favore di uno Stato palestinese.
“We view the permanent solution in the framework of State of Israel which will include most of the area of the Land of Israel as it was under the rule of the British Mandate, and alongside it a Palestinian entity which will be a home to most of the Palestinian residents living in the Gaza Strip and the West Bank. We would like this to be an entity which is less than a state, and which will independently run the lives of the Palestinians under its authority.”
Rabin NON suggeriva il ritiro dai territori.
"The borders of the State of Israel, during the permanent solution, will be beyond the lines which existed before the Six Day War. We will not return to the 4 June 1967 lines.”
Rabin NON avrebbe evacuato Gaza aka Gush Katif, ne' alcun altro insediamento prima che qualsiasi accordo venisse firmato.
“I want to remind you: we committed ourselves, that is, we came to an agreement, and committed ourselves before the Knesset, not to uproot a single settlement in the framework of the interim agreement, and not to hinder building for natural growth.”
Miriam Shaviv, editorialista del Jewish Chronicle dice piu' o meno lo stesso, e vale davvero la pena di leggere il suo articolo. L'eredita' di Rabin e' ora raccolta da Netanyahu, che si e' spinto fino ad accettare uno Stato palestinese. I laburisti hanno cercato di continuare il processo di pace anche quando era chiaro che i palestinesi erano interessati ad altro.: abbiamo infatti avuto la seconda Intifada e il trionfo di Hamas. Poco stupisce che gli elettori non ci caschino piu', ed i laburisti sono infatti al lumicino.
Questo e' quel che sappiamo noi comuni mortali. Altri sono dotati di poteri medianici e hanno la possibilita' di parlare con il fantasma di Rabin che ammanisce, addirittura, lezioni di filosofia della storia. E chi sono io per contraddire cotanta autorevolezza.
Faccio solo notare che Rabin non era uno snob, e che il suo fantasma non appare solo nelle riservate stanze della Fondazione Feltrinelli (che deve essere uno di quei posti in cui si decide la storia del sionismo, del movimento operaio e dell'umanita' intera). Lo si vede anche, piu' modestamente, in televisione.
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