domenica 13 febbraio 2011

Complotti e Narcisi

Affermazione numero 1 - La politica estera di Bush, specie per quanto riguarda la guerra in Iraq, e' stata sostenuta dai neocoservative.
Affermazione numero 2 - Una cricca di fanatici ebrei e  evangelici si e' impadronita della Casa Bianca e ne condiziona la politica estera.

Ci sono un mare di differenze tra le due affermazioni, ma quella che mi interessa di piu' e' l'identita' di chi le sostiene.
La numero 1 e' la formulazione di chi ritiene che la politica estera di uno Stato sia guidata da una moltitudine di fattori: interessi economici, politici, strategici E il sostegno di circoli intellettuali con una determinata dottrina. Ha anche un tono piu' dubitativo della numero 2: questa sembra invece uscire dalla bocca di qualcuno convinto di avere scoperto un principio segreto che spiega l'intero universo.  E se non siete d'accordo con lui siete al soldo della nota cricca.

Affermazione numero 3 - Con una accorta campagna di stampa e grazie al controllo dei media, questa gente impone il consenso alla loro politica.

Questa affermazione, come potete vedere, sembra una logica conseguenza della affermazione numero 2; mentre e' piu' difficile vederla come una conseguenza della affermazione numero 1. Cioe' a dire, la affermazione numero 1 viene da una persona che potrebbe benissimo essere in dissenso con i famosi neoconservative [vero?]  ma per sostenere la propria opinione non ha bisogno di etichettare tutti coloro che non sono d'accordo con lui come persone che non capiscono niente di politica, ingenui, ignoranti, complici del nemico ecc. ecc. Chi sostiene la affermazione numero 2, cioe', non cerca di partecipare ad una discussione, ma prevalentemente di convincere il resto del mondo che lui ha un intelletto piu' lungo, piu' perspicace, piu' acuto.

Date una occhiata a questo schemino qua. Viene dal blog di Leonardo, un tale che e'passato anche di qua.


L'imprecisione regna sovrana. La definizione di democrazia sembra essere: dovunque ci sono state elezioni una volta. Il che non e', visto che in democrazia le elezioni sono periodiche; per esempio a Gaza oggi non c'e' certo un regime democratico,  il Parlamento e' scaduto da vari anni, e nuove elezioni non sono state convocate. Difficile, inoltre, rintracciare chi sarebbero questi fondamentalisti ebrei. Probabilmente sono tutti coloro che parlano di autodeterminazione del popolo ebraico e che non applaudono ai meravigliosi progetti di Hamas di convivenza pacifica tra ebrei e musulmani, i primi senza diritti ed i secondi con il diritto di vuotare latrine su ebrei in preghiera. D'altronde e' andata cosi' per secoli, perche' si dovrebbe cambiare? E' una tradizione locale da non estirpare.

Se cosi' stanno le cose, vale a dire se per Leonardo sionismo e' sinonimo di fondamentalismo religioso -se avete stomaco leggete il blog di Leonardo e, per favore, indicatemi se sbaglio - si puo' concludere che Leonardo non capisce una fragola. Per il semplice fatto che il sionismo, aka nazionalismo ebraico, e' un movimento secolarizzante, che ovvero cerca di trasformare in identita' politica quella che e' una identita' religiosa.

Ma soprattutto, la caricatura che fa Leonardo della ideologia dei neoconservative si adatta tremendamente bene alle affermazioni 2 e 3 di cui sopra. E' anzi, quella propaganda che, tramite il famoso controllo dei media, i  neocon impongono ai popoli occidentali, a tutto vantaggio degli ebrei, particolarmente di quelli fondamentalisti. Una versione riveduta e corretta dell'adagio che in Italia andava di moda al principio degli anni Quaranta: gli ebrei hanno voluto la guerra.

Ripeto la domanda di cui sopra: quando Leonardo sostiene questa teoria, cosa cerca di dire di se' stesso? Che la propaganda neocon e' insidiosa e sottile, ma lui e' intelligente e se ne sa sottrarre. Che lui e' capace di scorgere il segreto disegno che sta sotto gli eventi. E che ha una paura maledetta dei "fondamentalisti ebrei" mentre di quelli islamici no. Nonostante il trascurabile dato secondo cui i fondamentalisti islamici hanno ammazzato molti piu' musulmani di quanti ne abbiano uccisi i "fondamentalisti ebrei" - qualunque significato abbia questa espressione. Leonardo ci comunica che a lui non frega nulla del numero di morti (arabi e non solo) e che comunque lui la sa piu' lunga di tutti. E se non siete d'accordo con lui, siete al soldo del nemico.

Probabilmente Leonardo pensa di essere originale. Il fatto e' che, in circoli cattolici di qualche decade orsono, si propagandavano (come ho detto sopra) cose molto simili, dettate dallo stesso genere di paure. E dallo stesso senso di rabbiosa impotenza che viene nel vedere che la politica estera di una delle maggiori potenze mondiali -che e' anche il principale alleato del Paese in cui stai-  e' guidata da altri (protestanti, conservatori) e non quelli simili a te (cattolici, comunisti).

C'e' una leggenda a proposito di Silvio Berlusconi. Negli anni Novanta arringava i quadri Mediaset con un discorsetto di questo tipo: "Il vostro cliente, quando si sveglia al mattino, si guarda nello specchio e vede un coglione. Il nostro lavoro e' vendere qualcosa a quel coglione che gli faccia dimenticare che e' un coglione". Probabilmente e' vero, e forse spiega qualcosa del successo del Berlusconi politico. Ma proviamo a immaginare cosa vedono nello specchio, appena svegliati, i lettori di Leonardo. Vedono un tizio che ha tante idee meravigliose per il futuro dell'umanita', tipo il sol dell'avvenire, o il Quarto Stato di Pelizza da Volpedo, che con la sua avanzata caccia i cattivi e gli sfruttatori con la sola forza dei  buoni ideali. E solo se e' proprio necessario, ovvero se gli avversari sono ebrei con la folle idea della autodeterminazione, puo' ricorrere agli attentati.


Pero' questo tizio che sta nello specchio e' un fallito. Non vince le elezioni da almeno un decennio, e -quando mai le ha vinte ed ha mandato al governo qualcuno simile a lui (perlomeno piu' simile di quanto lo sia Silvio Berlusconi)- questo qualcuno ha perso le elezioni successive. Le sue brillanti idee cioe' non sono popolari. Non riesce a convincere gli altri italiani che lui conosce il loro bene meglio di quanto loro conoscano il proprio. E la democrazia non lo sta aiutando - sara' per questo che, come abbiamo visto sopra, non gli piace, la considera un trucco dei neocon per fottere quei bonaccioni idealisti che si chiamano "fondamentalisti islamici".  

Quel che e' peggio, il tizio, si sente in preda a forze che non puo' controllare - la globalizzazione dei mercati che gli minaccia lo stipendio, per dire. E' ovviamente qualcosa che fa sentire insicuri tutti; ma se l'elettore della Lega se la prende con gli immigrati, qualcun altro se la prende con i neocon che controllano la politica mondiale facendo gli interessi di Israele. Teorie del complotto, basate sull'idea che esista un circolo ristretto di manovratori di forze occulte, sono diffuse anche a destra, e quando i leghisti parlano di mondialismo impiegano esattamente quel genere di delirante retorica. Tra gli elettori della -sempre perdente- sinistra, la teoria del complotto neocon permette di farsi ragione del proprio fallimento politico. Non riesco a convincere nessuno del fatto che ho ragione; questo evidentemente dipende dal fatto che gli altri sono vittime della propaganda neocon, delle multinazionali sbroc sbroc, degli ebrei che controllano i media. Invece io, che ho l'astuzia che agli altri manca (anche se non si vede nella mia grigia esistenza quotidiana) la vedo molto meglio di tutti voi e non mi faccio fregare da queste chiacchiere sulla democrazia. Un ragionamento circolare, adatto a compensare il senso di fallimento con fantasie narcisiste. 

Il narcisista, recitano i manuale di psicologia, e' un tizio con una bassa stima di se', che vive per poter impressionare il resto del mondo. Il resto del mondo, cioe', esiste solo per riempirlo di lodi ed ammirazione, per dargli quella stima che da solo non e' capace di avere. Un interessante conoscitore del narcisismo, e narcisista lui stesso, e' Sam Vaknin: una carriera interessante, iniziata facendo un sacco di soldi nella City, seguito da una condanna per frode (i narcisisti hanno questa tendenza ad ingannare se' stessi ed il resto del mondo) e successivamente da uno studio delle conseguenze del narcisismo -che secondo lui e' un disturbo non curabile- nella sfera pubblica. Se la cosa vi interessa, trovate qui i suoi scritti. 

Torniamo al narcisista di cui sopra, che ha tante buone idee ma non e' compreso dal mondo crudele. Immaginatevelo al centro di un cerchio. Il cerchio e' composto da specchi. Ecco, lui vive dentro quella realta', quando guarda fuori dal cerchio vede solo la sua immagine riflessa. Gli specchi gli rimandano le sue stesse teorie e se siete d'accordo con lui (ovvero che il mondo e' soggetto alle manovre di una cricca ristretta di neocon) lui apprezzera' il supporto ricevuto e passera' a propagare le sue teorie ad un altro uditorio. Se non siete d'accordo con lui, state attentando alla sua autostima, siete suoi nemici personali, e le vostre motivazioni hanno sempre un qualcosa di oscuro, malato, cattivo ed incomprensibile. Perche' non state contribuendo alla discussione, state attentando a un personaggio buono, limpido e ragionevole - un Oplita del Bene.

Di nuovo (che palle doverlo specificare) questo modo di organizzare la propria identita' non e' esclusivo dei sostenitori di sinistra, e probabilmente lo trovate anche a destra - Berlusconi e' stato un maestro nel ridurre la politica al gioco del chi non e' con me e' contro di me, e-rema-contro. Ma le fantasie consolatorie  caratteristiche del narcisismo fanno piu' danni a chi le coltiva quando perde, ed in questo momento non e' la destra, quella che perde.  


Credo sia abbastanza conosciuto il mito di Narciso, che gli psicoanalisti usano per spiegare cosa sia il narcisismo.   Narciso e' un giovane bellissimo che rifiuta di amare altre persone che non siano lui stesso, ed annega contemplando la propria immagine. Rifiuta, cioe', di vedere nella realta' altro che non la conferma della altissima idea che ha di se' - e ci muore. Date una occhiata alla continua discesa del consenso elettorale della sinistra, particolarmente della sua versione farlocca, e sara' chiaro cosa significa, in termini di attualita', morire affogati

Ma potete anche provare a leggere, superando ettolitri di noia, le proposte che vengono da sinistra per un ipotetico dopo-Berlusconi. Che, se non altro per ragioni anagrafiche, e' quasi dietro l'angolo, Berlusconi non e' giovanissimo. Riuscite a trovarci qualcosa di chiaro, in quella roba? Io, un elettore di sinistra, che tutti i giorni da' una occhiata ad almeno due quotidiani italiani, NO. Vedo una gran mobilitazione contro il satrapo di Arcore, il miliardario brianzolo ex brizzolato, il despota televisivo ecc. ecc. Con cosa rimpiazzarlo? E chi lo sa. Qualunque-cosa-e'-meglio, mi dicono, che e' la classica non-risposta. 

Nel Talmud Babli, in Nedarim 9b, si trova una riscrittura della (o una risposta alla) storia di Narciso. Un giovane, e bellissimo, pastore vede la sua immagine riflessa in un pozzo e sta per innamorarsene, quando sente una voce avvisarlo che quella e' una porta per entrare in un "mondo non suo".


Il che e' una espressione  oscura, ma rende bene un senso di disorientamento e frustrazione. Quello che farlocchi ed Opliti del Bene cercano di superare costruendo un castello di fantasie complottarde ed immagini di se' stessi,  colti nell'attimo in cui svelano il complotto. Contemplano questa immagine di se' stessi che hanno ragione e del mondo che finalmente da' loro retta. Avverra', deve avvenire sicuramente; e se non avviene adesso, e' perche' ci sono i cattivi che tramano.

Perche', sapete il resto del mondo seguirebbe gia' ora le buone idee dei buoni se non fosse che i media sono controllati dai soliti cattivi, per fare gli interessi di ... eddai, mica ve lo devo ripetere, no?